La prima granfondo non si scorda mai

La prima gf é come il primo appuntamento con una ragazza/o. Eh sì, perché ci si sente emozionati come non mai, si continua a pensare alla partenza, al primo incontro con la corsa: si dorme poco o niente la notte prima, ci si preoccupa sulla sufficienza della preparazione (e a ragione !), si pensa alle salite, al meteo, alla bici e a mille altre cose.

Poi, il momento arriva, stai entrando in griglia. Sei arrivato un'ora prima sul posto perché non vuoi certo che qualche imprevisto ti faccia ritardare, tanto ti sei alzato tre ore prima! (D'altra parte bisogna fare colazione non più tardi di due ore prima dell'attività fisica).
Sei lì in mezzo a ciclisti di tutte le età, di tutte le regioni, novellini come te o veterani, allenati e tirati come professionisti o uomini di mezza età con la pancetta, pensionati (con migliaia di km nelle gambe che non vedrai più, se non quando finalmente arriverai al traguardo), e tanti altri ciclisti.

Se sei vicino a gente scherzosa, anche tu fai qualche battuta, se ti trovi al fianco di ciclisti concentrati e seriosi, ti atteggi con le mani incrociate sul petto ed il mento un po' all'insù, come se fossi anche tu lì per arrivare nei primi dieci, uno che al posto del sangue ha il gel di maltodestrine !

Lo speaker parte, saluta gli organizzatori, parla con qualche ospite famoso, ex professionisti ospiti o campioni dello sport che si sono dati al ciclismo amatoriale; la musica solitamente accompagna il tutto con brani trascinanti ad alto volume, che ti fanno emozionare e motivare, che ti incitano alla 'battaglia'.

L'ora di partenza si avvicina, le ultime raccomandazioni e poi...partiti !
Vedi i caschi in lontananza che si allontanano e tu sei ancora fermo: capisci che sarà dura vincere ! Eh già, perché sembrerà strano, ma tutti, per una frazione di secondo, mentre aspettano la partenza, accarezzano sogni di gloria ! Fa ridere, ma succede, per un attimo in quell'atmosfera particolare, ti vedi sul gradino più alto del podio.
Ecco ! Davanti a te si muovono, si va: dapprima si spinge la bici con un piede agganciato e l'altro no, poi si prende velocità ed anche tanta !
L'emozione più grande è quella del fruscio delle ruote che girano e tu sei lì in mezzo, stai gareggiando sulla tua bici: sei finalmente un 'corridore' !

Il cuore batte forte perché la tendenza è quella di saltare sulla ruota di chiunque ti sorpassi, poi ti rendi conto che stai viaggiando troppo oltre le tue possibilità e inizi a rallentare fino a che ti ritrovi nel gruppetto di quelli che vanno alla tua velocità. E' in quel momento che inizia davvero la gf per chi non è così forte da stare con i primi. (E imparerai che è meglio abbreviare quello sforzo iniziale e conservare le forze, perché tutti quelli che avevi superato andando fuori soglia, ti prenderanno dopo. Quei pochi minuti guadagnati, li lascerai sulla strada con gli interessi).

La gente a bordo strada ti fa sentire bene, ti incita, tifa per tutti: è il bello del ciclismo ad ogni livello.
Toh ! Guarda, un ristoro: un sacco di gente ferma a prendere un pezzo di torta, un biscotto, una banana, a bere acqua, coca cola, sali minerali.
"Se non mi fermo, guarda quanti ne supero !" e via, ci si fermerà dopo, specie se non si è mangiato abbastanza mentre i km sfilano sotto le ruote.

Le salite diventano sempre più dure, man mano che le forze diminuiscono ed è allora che capisci che gestirsi durante una gf non è cosa da niente: devi imparare a conoscere bene il tuo corpo sotto sforzo.


Devi imparare quando, quanto e cosa mangiare; cosa va meglio per te potrebbe essere letale per un altro. Ad esempio, alla mia prima gf (vedi ultima foto) ho preso al volo una mezza banana e dopo una quarantina di km l'ho mangiata: mi si è piazzata come un macigno sullo stomaco fin dopo l'arrivo ! La banana è un alimento che, per me in gara, non va bene: l'esperienza insegna tante piccole cose, tanti tasselli che si affiancano per correre al meglio una gf !

Devi imparare se in salita è meglio mettere subito il rapporto più agile o mantenere una frequenza di pedalata più bassa: tutto in relazione alla durezza ed alla lunghezza della salita (è importante 'studiare' il percorso, l'altimetria, prima di partire).

Devi imparare come vestirti: cosa portare in base alle previsioni meteo (meglio portare una cosa in più che in meno: se fa caldo la togli, ma se non ce l'hai e fa freddo o piove, ti troverai in grande difficoltà !).

Ma una cosa è certa, l'entusiasmo alla tua prima corsa ti accompagnerà per tutto il tempo, anche quando le forze diminuiranno sempre più e saranno ridotte al lumicino.
Comunque vada, sarà una grande festa passare sotto lo striscione dell'arrivo, perché avrai compiuto quella che per te era sempre stata un'impresa:

ARRIVARE VIVO AL TRAGUARDO PARTENDO DA ZERO !

GRANFONDO EX-DIABLO - GIUGNO 1997 - CASCATA DEL TOCE (VB)

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